Acquisto dell’aria, non è uno scherzo!

Quanto sei disposto a spendere per inalare un po d’aria fresca? Mentre l’aumento dell’inquinamento ci ha privato della libertà di inalare aria pulita e pura, alcune aziende in India e persino in tutto il mondo stanno entrando nel business dell’”aria fresca in bottiglia”. Avevamo già letto qualcosa di simile in merito alla Cina che acquistava aria pura dal Canada.

GAIL sponsorizza la campagna per l’aria pulita

La ricerca per fornire aria fresca alle persone nella Delhi soffocata dallo smog è diventata così intensa che nel 2016 la Gas Authority of India Limited (GAIL) aveva sponsorizzato una campagna motivata da un famoso video Youtube “Air Seller” – un esperimento sociale che ha introdotto l’idea di vendere aria appena imballata a Delhi. Secondo quanto riferito , gli appassionati di social network del Social Cloud Ventures Private Limited hanno iniziato la campagna con l’obiettivo di cambiare il livello di qualità dell’aria con sforzi collettivi della società.

Quanto sei disposto a spendere per inalare un po ‘d’aria fresca? Mentre l’aumento dell’inquinamento ci ha privato della libertà di inalare aria pulita e pura, alcune aziende in India e persino in tutto il mondo stanno entrando nel business dell’”aria fresca in bottiglia”. Avevamo già letto qualcosa di simile in merito alla Cina che acquistava aria pura dal Canada.

La ricerca per fornire aria fresca alle persone nella Delhi soffocata dallo smog è diventata così intensa che nel 2016 la Gas Authority of India Limited (GAIL) aveva sponsorizzato una campagna motivata da un famoso video Youtube “Air Seller” – un esperimento sociale che ha introdotto l’idea di vendere aria appena imballata a Delhi. Secondo quanto riferito , gli appassionati di social network del Social Cloud Ventures Private Limited hanno iniziato la campagna con l’obiettivo di cambiare il livello di qualità dell’aria con sforzi collettivi della società.

Per dirla in prospettiva, secondo Sharecare , un adulto medio a riposo inala circa 7 o 8 litri di aria al minuto, per un totale di circa 11.000 litri di aria al giorno. Quindi, essere in grado di inalare aria pulita tutto il giorno, ogni giorno, è matematicamente un affare costoso.

Aria pulita dell’Himalaya

Un’altra compagnia, la Pure Himalayan Air afferma di vendere aria fresca dalle montagne di Chamoli, Uttarakhand. Come lo fanno? La sezione Informazioni del loro sito web dice: “Utilizzando i più alti standard nella compressione della pressa a freddo, riempiamo i singoli contenitori direttamente sul posto.”

“La nostra aria in scatola proviene da montagna e una combinazione di ossigeno, azoto, forme di carbonio e altri elementi naturalmente trovati”, si legge inoltre.

Ecco perchè dopo 2 ore nella natura, i nostri ormoni e il nostro DNA si trasformano

Una passeggiata nella natura oltre a liberarci la mente e mettere in moto il corpo cambia i percorsi neuronali, in modo da migliorare nettamente la nostra salute mentale. Se ci fai caso quando devi trovare una soluzione cominci a camminare avanti e indietro.

Sicuramente camminare è utile per la perdita di peso, la prevenzione di malattie cardiovascolari e per un migliore metabolismo. In pochi sanno, però, che camminare ci rende più creativi e felici. Non è un guru a dircelo ma uno studio dell’Università di Stanford.

Purtroppo la maggior parte di noi vive in città e spende pochissimo tempo nel verde e nella natura, rispetto a quanto avveniva alcune generazioni fa. Diverse ricerche mostrano che chi vive nel grigio della città, ha un rischio maggiore di vivere disturbi psicologici e ha, inoltre, un valore più alto degli ormoni dello stress.

Aspetto psicologico e neuronale

Ma qual è l’aspetto neurologico alla base di questa netta diversità? Un’ulteriore ricerca pubblicata sul National Academies of Sciencies, ha analizzato le persone che “rimuginano” continuamente, ossessionate dal chiacchiericcio mentale e dalla lamentela su se stessi e il mondo. Il risultato è stato chiarissimo: passeggiare nella natura è così benefico, perché spegne il chiacchiericcio mentale, come è possibile notare dall’analisi cerebrale in cui l’area del cervello normalmente attiva nel “rimuginio” (corteccia prefrontale subgenuale) è molto meno attiva.

Stare nella natura, in sostanza, sembra farci uscire dai meandri della nostra mente e farci ritrovare quella pace e leggerezza che hanno le persone che vivono a contatto con la natura. Chi ha viaggiato per il mondo, sa che ci sono popolazioni povere ed arretrate che però vivendo in paradisi naturali sono sempre felici, solari e ospitali, e probabilmente non sanno neanche di essere povere o di avere dei problemi.

Ecco un ulteriore ragione per cui dovresti camminare nella natura. Se non sembri essere stressato, potresti avere un altro motivo per camminare: migliorare la tua creatività e trovare soluzioni geniali nelle situazioni da risolvere.

Sempre all’Università di Stanford i ricercatori hanno analizzato i livelli di creatività delle persone che camminano spesso, rispetto a quelle che passano la maggior parte del giorno sedute. Il risultato è stato chiaro: camminare aumenta il livello di creatività del 60%.

I grandi benefici delle camminate

Bisogna sapere che stress, ansia e depressione sono malattie molto diffuse e innescano nel nostro cervello un deficit nei processi cognitivi basici (memoria, comprensione e creatività). Camminando ogni giorno, questi problemi migliorerebbero notevolmente.

Uno dei più grandi nemici del nostro cervello è la routine. Camminare con regolarità, tre volte al giorno per almeno 40 minuti, rinnova i percorsi neuronali e:

– libera il cervello dalle preoccupazioni,

– ci fornisce più ossigeno, facendoci sentire meglio e stimolando il lobo frontale (connesso alla creatività e allo stato d’animo),

– libera endorfine, facendoci sentire più euforici ed ottimisti,

– fa sparire il cortisolo, l’ormone dello stress,

– ci fa sentire più rilassati, entusiasti e pieni di fiducia.

Camminare nella natura, in un parco o in campagna, è un atto di grande apertura, liberazione ed espansione. Non si tratta solo di un atto spirituale, ma di una necessità organica, sopratutto se viviamo in città.

Studi clinici hanno dimostrato che immergersi per 2 ore al giorno nei suoni della natura, riduce fino all’800% gli ormoni dello stress e attiva 500-600 segmenti di DNA, capaci di curare e riparare il corpo”. (Joe Dispenza – uno dei più grandi esperti mondiali sul brain desease)

La rivincita della natura in Australia. Le foreste si rifiutano di morire e ricominciano a germogliare

Nonostante gli incendi devastanti che da mesi invadono buona parte dell’Australia, la natura non si arrende. In molte zone dove si sono placate le fiamme da alcune settimane, già stanno spuntando germogli che segnano un nuovo inizio.
Pare che madre natura abbia vinto anche questa battaglia, nonostante la gravità della situazione.

Stiamo parlando delle zone del Nuovo Galles del Sud (Australia) dove le fiamme si sono già spente poco prima della fine del 2019. Tra le foreste tetre, grigie e desolate si possono notare numerosi germogli che segnano l’inizio di una nuova vita, di un nuovo ciclo vitale che, speriamo il più tardi possibile, si interromperà nuovamente quando la stupidità e l’incoscienza umana prenderanno il sopravvento. Ma come sta accadendo ora, la natura vincerà nuovamente.

La testimonianza ci arriva da una fotografa del Nuovo Galles del Sud, Mary Voorwinde, che nella sua pagina facebook Photography By Mary ha condiviso le immagini che ha immortalato, le quali dimostrano come madre natura si stia rialzando da questa gravissima situazione, e di come lo stia facendo in fretta.
Ecco delle splendide immagini di Mary che stanno già facendo il giro del mondo:

   

In situazioni come queste madre natura ci dà coraggio e speranza. Ci insegna che ci si rialza sempre dopo una caduta, esce sempre il sole dopo una tempesta. Anche se oggi le cose sembrano molto negative non abbatterti! Nella vita c’è sempre un modo per riemergere! Prendi esempio dalla natura. Anche se ci vorranno pochi giorni per cadere e anni per rinascere, l’importante è non arrendersi mai. Chi non si arrende non potrà mai essere sconfitto del tutto.

La natura non si arrende mai, l’uomo può impegnarsi quanto vuole per distruggerla, ma lei rinascerà sempre. Alla fine, chi ne uscirà sconfitto è proprio il genere umano….

La capitale degli inceneritori è la città più inquinata d’Italia

Sono 19 le città italiane dove sono stati registrati valori oltre la norma giornalieri di PM10 (al 10 dicembre 2018, una in più dell’anno scorso.

Ad aggiudicarsi la maglia nera è Brescia, con ben 87 sforamenti. A rivelarlo è l’edizione 2018 del rapporto Ispra-Sistema nazionale di protezione dell’ambiente sulla qualità dell’ambiente urbano che prende in esame ben 120 città e 14 aree metropolitane.

I bresciani dovrebbero seriamente preoccuparsi se si considera che L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha stimato che in Italia, nel 2014, 50.550 morti premature potevano essere attribuibili all’esposizione a lungo termine alle PM 2,5, 17.290 al biossido di azoto e 2.900 all’ozono.

Tra l’altro occorre ricordare che non si tratta di una sorprendente novità: l’Istat il 22 giugno 2010 presentò i risultati dell’analisi sulla qualità dell’aria in 221 città europee desunti da AirBase dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), da cui risultò che nel 2008 la qualità dell’aria respirata a Brescia è stata di 2,3 volte superiore ai parametri, facendo registrare il terzo dato peggiore a livello europeo, dopo quello della città bulgara di Plovdiv e di Torino; inoltre anche nel 2013 Brescia aveva già indossato la maglia nera per l’aria più inquinata d’Italia con una media annua di 31 μg/m3 di PM2,5, rispetto alla media nazionale di 18, quasi il doppio, sempre certificata dall’Ispra nell’Annuario dei dati ambientali 2014 – 2015. Un livello tre volte più elevato del “ valore soglia per la protezione della salute di 10 μg/m3, suggerito dall’Oms”.

Solo che questa volta la notizia è stata sparata dai media nazionali e, dunque, fa scalpore.

Ora ci si potrebbe chiedere: perché proprio Brescia ha reiterato questo sconfortante primato?

A ben vedere, la città è collocata ai margini delle Prealpi e dunque dovrebbe godere di una relativa maggiore circolazione dell’aria (la nota brezza di monte) rispetto ad altre città padane. Né si può pensare che il traffico veicolare sia superiore ad altre città, Milano soprattutto.

Per di più Brescia ospita uno dei più grandi inceneritori d’Italia che a detta di A2A (assecondata dall’Amministrazione comunale) “pulirebbe” l’aria della città. In realtà la peculiarità di Brescia è proprio quella di ospitare in città il mega inceneritore e l’unica centrale a carbone, sempre di A2A, operante in un grande centro urbano.

La motivazione è che la cogenerazione, utile a produrre acqua calda da immettere nel teleriscaldamento, per essere economicamente sostenibile deve essere alimentata da combustibili poco o nulla costosi, come il carbone e i rifiuti.

Poco costosi, ma ovviamente altamente inquinanti, come attestano i “primati” da maglia nera conquistati dalla città che sbugiardano le frottole raccontate da A2A e dall’Amministrazione comunale di Brescia, targata Pd.

Certo Brescia è un caso molto curioso: nonostante un così elevato tasso di inquinamento dell’aria si tollera che vi funzioni a pieno regime un inceneritore che brucia ogni anno circa 730.000 tonnellate di rifiuti a fronte di un “fabbisogno” provinciale di rifiuti da smaltire, a valle della raccolta differenziata, di circa 180.000 tonnellate annue.

Dunque più della metà dei rifiuti sono importati, sotto forma di rifiuti speciali, simil “ecoballe”, con problemi ricorrenti di infiltrazioni criminali, per cui sono indagati gli stessi vertici di A2A ambiente. Ed è grottesco l’attuale dibattito in cui in particolare i leghisti non ne vogliono sapere di andare in soccorso di Roma, in emergenza per l’incendio all’impianto TMB, cosicché tutti compatti contro i rifiuti urbani romani e tutti zitti sui rifiuti speciali, ben più problematici, che arrivano a centinaia di migliaia di tonnellate nell’inceneritore di Brescia da tutta Italia!

E ad A2A si è permesso di raccontare in sede istituzionale, Commissione ambiente del Comune di Brescia, la frottola che la centrale a carbone (che, essendo policombustibile, potrebbe da subito funzionare a metano) deve comunque continuare a bruciare carbone perché costa meno e perché non inquinerebbe più del metano: la differenza, dati di Asm-A2A, è di 464 tonnellate all’anno di biossido di zolfo in più, un’enormità per l’aria di una città. Come un’enormità sono le emissioni di ossidi di azoto dell’inceneritore e della medesima centrale a carbone, pari a oltre 530.000 tonnellate, tutti inquinanti precursori delle PM2.5 e PM10.

Questi impianti altamente inquinanti (inceneritore e centrale a carbone), del tutto inutili e sovradimensionati, vengono giustificati perché necessari ad alimentare il teleriscaldamento, un sistema elefantiaco (migliaia di chilometri di tubature), inefficiente, ancorato a tecnologie del secolo scorso, e che soprattutto richiede grandi combustioni.

Un sistema che è diventato per Brescia una vera trappola, impedendole di avviare quella conversione energetica che i cambiamenti climatici e l’inquinamento dell’aria imporrebbero: abbandonare la combustioni, abbattere i consumi energetici coibentando gli edifici e implementare tutte le tecnologie solari.

Un sistema (teleriscaldamento con centrali a rifiuti e a carbone) che permette ad A2A profitti enormi, perché basato su un monopolio assoluto (per i bresciani non vi è alternativa) e su una concessione senza gara, ereditata dal passato di azienda municipalizzata, che consente profitti “estorti” senza alcuna concorrenza ai bresciani, che ora per oltre la metà vengono distribuiti ad azionisti privati.

Un caso di scuola di “prenditori”, più che di imprenditori, analogo alle concessioni autostradali e alle tante forme di capitalismo assistito dallo Stato che caratterizzano il nostro Paese.

La beffa per i bresciani è doppia: diventati bravi nel fare la raccolta differenziata, oltre il 70% dei rifiuti urbani, subiscono lo scorno che i minori rifiuti da smaltire vengono sostituiti da rifiuti speciali importati e più inquinati, con un aggravio insostenibile della qualità dell’aria; per di più i risparmi ottenuti bruciando rifiuti e carbone si traducono in maggiori profitti drogati dalla posizione monopolistica di A2A che la stessa regala in gran parte ad azionisti privati.

Un bel giocattolo per far soldi senza alcun rischio e a danno dei cittadini.

Fino a quando i bresciani vorranno stare al gioco?

Dormire sul lato sinistro: ecco i benefici e perchè devi farlo

Dormire sul lato sinistro porta benefici per la salute secondo i consigli dei più esperti e sostenitori dalla scienza. Sebbene i nostri corpi appaiano in gran parte simmetrici, il posizionamento degli organi ci rende asimmetrici internamente. Il modo in cui riposiamo influenza il modo in cui i nostri sistemi dirigono e trattano i rifiuti, il che dovrebbe far parte delle nostre aspirazioni generali sulla salute.

Puoi tenere traccia dell’allenamento, fare una colazione sana o iniziare la giornata con una nuova prospettiva. Perché non dare al tuo movimento intestinale la stessa attenzione?

Per alcuni, un movimento intestinale avviene come un orologio. Ma altri che vivono con la sindrome dell’intestino irritabile con costipazione , sindrome dell’intestino pigro , malattia infiammatoria intestinale o altre condizioni gastrointestinali, possono avere difficoltà a controllare questo elemento dall’elenco delle cose da fare. Quindi perché non lasciare che la gravità faccia il lavoro?

SUGGERIMENTO DELLO SPECIALISTA PER DORMIRE LATERALMENTE: Inizia dal lato sinistro di notte per prevenire bruciori di stomaco e consentire alla gravità di spostare i rifiuti attraverso il colon. Lati alterni se una spalla ti dà fastidio. Metti un cuscino solido tra le ginocchia e abbraccialo per sostenere la colonna vertebrale.

I benefici del dormire sul lato sinistro

Secondo l’antica medicina indiana, l’Ayurveda, avere l’abitudine di dormire sul lato sinistro del corpo avrebbe notevoli vantaggi. Vediamoli insieme:

  • facilita il drenaggio linfatico, ovvero l’eliminazione delle tossine che avviene più facilmente e più efficacemente quando il sistema linfatico è sollecitato sul lato sinistro del corpo. Disintossicare il nostro organismo è un’attività fondamentale e coricarsi verso sinistra migliora il suo funzionamento;
  • la milza lavora meglio. Posizionata sul lato sinistro, la milza è l’organo deputato al filtraggio del sangue, perciò se sdraiati sul fianco sinistro il lavoro della milza è facilitato dalla semplice forza di gravità;

Mentre dormi sul lato sinistro di notte, la gravità può aiutare il transito dei cibi ingeriti e digeriti attraverso il colon ascendente , quindi nel colon traverso e infine scaricarlo nel colon discendente – incoraggiando anche ad andare in bagno al mattino.

Posizioni di sonno laterali

  • Aiutano la digestione. Il nostro intestino tenue trasferisce i rifiuti nel nostro intestino crasso attraverso la valvola ileocecale, situata nell’addome in basso a destra. (Una disfunzione di questa valvola avrà un ruolo nei disturbi intestinali.)
  • Riduce il bruciore di stomaco La teoria secondo cui il sonno sul lato sinistro aiuta la digestione e l’eliminazione dei rifiuti è nata dai  principi ayurvedici , ma anche la ricerca moderna supporta questa idea. Uno  studio del 2010 su 10 partecipanti ha trovato una relazione tra la posa sul lato destro e un aumento dei casi di bruciore di stomaco (noto anche come  GERD ) rispetto a quando si posa sul lato sinistro. I ricercatori teorizzano che se giacciamo sul lato sinistro, lo stomaco e i suoi succhi gastrici rimangono più bassi dell’esofago mentre dormiamo.
  • Aumenta la salute del cervello. Le nostre menti beneficiano del sonno laterale per il collegamento tra intestino e cervello. Rispetto al sonno della schiena o dello stomaco, dormire sul lato sinistro o destro aiuta il corpo a eliminare dal cervello i cosiddetti  rifiuti interstiziali . Questa pulizia del cervello può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare l’Alzheimer, il Parkinson e altre malattie neurologiche.
  • Riduce il russare o l’apnea notturna. Dormire su un fianco impedisce alla lingua di cadere in gola e di bloccare parzialmente le vie respiratorie. Se il sonno laterale non allevia il tuo russare o sospetti di avere un’apnea notturna non trattata, parla con il tuo medico per trovare una soluzione che funzioni per te.

Il sonno laterale potrebbe anche farti diventare un compagno di letto migliore e lasciarti più riposato.

LEGGI ANCHE: Come usare il miele per dimagrire e dormire 8 ore di fila

E in gravidanza? Meglio dormire sul fianco sinistro.

Anche per le donne in gravidanza sarebbe preferibile dormire sul fianco sinistro del corpo in quanto:

  • migliora la circolazione;
  • l’utero sembra non fare troppa pressione sul fegato;
  • migliora il fluire del sangue verso utero e reni;
  • dà un notevole sollievo alla schiena che in gravidanza si affatica ed è spesso dolorante.

Quindi anche in gravidanza attenzione alla qualità del proprio sonno, ad iniziare dalla posizione assunta per dormire: meglio il lato sinistro.